Ogni ragazzino ha un cellulare e di conseguenza una macchina fotografica.

Vengono scattate migliaia di foto al giorno a cui si da sempre meno valore.

Anche i ristoranti hanno il “fotografo" dagli stessi 20 scatti ad ogni festeggiato.

Da un momento storico come questo una categoria come quella del fotografo dovrebbe sentirsi osteggiato, averne paura, temere l’estinzione.

Poi in un podcast ascolto l’intervista a Settimio Benedusi (uno dei maggiori esponenti della fotografia italiana) e vengo a conoscenza del progetto “RICORDI STAMPATI”.

Soffermati un attimo sul video ora.

L’idea e riportare alla gente qualcosa di unico.

Dare alle persone la possibilità di avere un ritratto di se stessi (o forse e meglio dire un'identificazione di se istantanea e perenne di cui conservare il ricordo) che una volta in Italia si sarebbero potuti permettere solo gli Sforza ed i Medici.

Risultato. Sono sold out fino a data indefinita.

Quindi la fotografia non sta morendo.

Si sta evolvendo, nella sua parte che mira all’eccellenza.

La parte di chi sanguina tanta e la passione finché quest’ultima non diventa ossessione.

Alla fine resteranno i due estremi: le macchinette delle fototessere e questi picchi verso l’alto.

Credo che la stessa cosa succederà all’immobiliare.

Siamo in un periodo in cui come competitor abbiamo piattaforme tecnologiche che cercano la massima disintermediazione (dove, homepal) costando poco mentre rubano tanto alla gente e in cui siamo sommersi da contenuti social massivi che non sarebbero malvagi se ogni tanto ci fosse anche del valore per il cliente.

Anche in questo caso sono fiducioso: l’eccellenza avrà sempre spazio.

Alla fine Benedusi concludeva che sarà il cliente a scegliere il proprio fotografo.

E tu cosa sceglierai quando arriverà il delicato momento di vendere la tua casa?

Vorrai per te l’eccellenza di un servizio mai visto prima o il fotografo dalle 20 foto tutte uguali che ti offre il ristorante?

Sarai TU a scegliere!