In questo anno è già accaduto 4 volte!

Quattro volte in cui una famiglia mi ha convocato e mi ha spiegato la sua esigenza. La volontà di cambiare vita. Un cambiamento che sarebbe passato per la vendita di una casa.

Quello che poi spesso accade è che, quando si è terribilmente vicini ad un obiettivo, il timore ci assale. Come quando hai percorso tutta la scaletta che porta al trampolino ma, solo quando sei sul bordo, guardando giù, il corpo ti si blocca.

Spessissimo, quando penso che siano errori rimediabili, vi lascio sbagliare. Credo che si impari più dagli insuccessi che dalle vittorie.

Ma alcune volte sono la. Vedo che vi manca l’ultimo scatto per arrivare al traguardo. State rallentando solo perché non sapete cosa accadrà dopo il nastro di arrivo. Ci sarà dell’incertezza e nulla fa più paura di un attimo di buio.

Per quattro volte in questo anno mi sono preso la responsabilità di mettere le vostre preoccupazioni sulle mie spalle.

Io che so cosa avverrà dopo e non posso permettervi di mandare all’aria il progetto di migliorare la vostra vita solo per colpa della paura.

Non è semplice. E’ un peso difficile da sopportare. Da quel momento in avanti vi porto via un pò di ansia…perché la faccio diventare mia. E divenite la priorità delle mie giornate.

Lo faccio perché il primo giorno mi avete chiamato esattamente per questo. Per fare la cosa giusta al momento giusto. Per combattere le vostre indecisioni quando arriveranno…e lo faranno. 

A fine corsa poi. Quando ci volteremo indietro. Quando avremo venduto la prima casa e comperato quella nuova. Esattamente come da progetto.  Sorrideremo di quelle volte che il buio ci ha fatto paura.

Come con Giuseppe ed Antonia.